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ARBORETO E AMBIENTE NATURALE

L'Arboreto del Tesino è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale - Dipartimento Ambiente della Provincia Autonoma di Trento, l'Università della Tuscia ed i comuni di Pieve Tesino e Cinte Tesino; è aperto ai visitatori dal 2002.
L'Arboreto è ubicato in località Campagnola nella vallata del Rio Solcena, sulle pendici nord-orientali del Colle Danè, nel territorio dei comuni di Pieve Tesino e Cinte Tesino.

È situato ad una altitudine compresa tra 800 e 845 m s.l.m. ed è costituito da un'ampia area prativa con gruppi di alberi sparsi, lembi di bosco, una zona paludosa, che è censita come biotipo comprensoriale (n° 12 Pieve Tesino - Campagna) e un laghetto; il tutto è delimitato da una siepe di campagna.
In particolare all'interno dell'area si riconoscono le seguenti sezioni: bosco misto di conifere e latifoglie, boschetto di ontani, palude e annesso l'isolotto, Rio Solcena e annesso boschetto, laghetto e annesso ruscello, settore delle specie europee, settore delle specie asiatiche, settore delle specie americane, siepe di campagna, frutteto.

 



Nell'agosto del 2011 all'interno dell'arboreto è stato inaugurato il Giardino d'Europa dedicato ad Alcide De Gasperi, insigne statista italiano, nato a Pieve Tesino, considerato uno dei padri fondatori dell'Unione Europea. Il giardino è stato progettato dal Centro per l'Orto Botanico dell'Università della Tuscia ad opera della prof.ssa Anna Scoppola e dell'arch. Sofia Varoli Piazza.

Nell'estate del 2011 e del 2012 l'arboreto è stato la sede di due concerti all'aperto organizzati nell'ambito della manifestazione Suoni delle Dolomiti.

Gli studenti dell'Università della Tuscia, iscritti a corsi di laurea che lo prevedono nell'ordinamento degli studi, possono svolgere presso l'arboreto il proprio tirocinio pratico-applicativo, col supporto delle risorse disponibili presso il Centro Studi e la supervisione di un tutor. Le attività previste riguardano la cura e la manutenzione delle piante, il servizio presso il centro visitatori e l'organizzazione di visite guidate.
Per informazioni rivolgersi al prof. Riccardo Massantini

 

Il Territorio

L'ambiente naturale

 

Il territorio del Tesino si estende per più di 200 km² tra la catena del Lagorai e la Valsugana. Le vette del Lagorai lo chiudono verso nord separandolo dalla Val di Fiemme, mentre la Valle del Vanoi verso est lo divide dal gruppo delle Pale di S. Martino e dal Primiero. Sempre verso oriente, le strette incisioni idrografiche del torrente Senaiga e del Val Porra segnano per lunghi tratti la linea di demarcazione con il Feltrino. Verso ovest il limite fisiografico può essere individuato nella Val Campelle e, più a sud, nel solco del torrente Chieppena.

A sud delle creste del Lagorai, e del solco vallivo del Vanoi, sorge l’imponente massiccio del Cima d’Asta, che con i suoi 2.850 m rappresenta il punto più alto del Tesino. Dai suoi contrafforti meridionali nasce il torrente Grigno che attraversa gran parte del territorio da nord a sud.

Il Tesino è situato in una posizione intermedia tra l'altopiano di Asiago e le Prealpi venete, e le Alpi interne. Lungo le valli create dai corsi d’acqua affluenti del Brenta, a prevalente orientamento nord-sud, le correnti di aria umida provenienti dall'Adriatico possono ancora risalire e garantire precipitazioni abbondanti un po’ tutto l’anno, oltre a una certa mitigazione degli estremi termici. Dal punto di vista fitoclimatico, quindi, il Tesino rientra in gran parte nella cosiddetta regione forestale mesalpica.

Il variare dell'altitudine, dell'esposizione e della pendenza di cime, versanti e fondovalle crea una accentuata diversificazione di condizioni microclimatiche che si riflette sulle caratteristiche locali della vegetazione forestale. Anche i suoli concorrono a comporre il mosaico delle condizioni ambientali. Nel complesso, essi sono dotati di una buona fertilità, in grado di garantire lo sviluppo di cenosi forestali evolute.

Boschi e pascoli sono l'elemento dominante del paesaggio del Tesino. La superficie forestale è pari a 13759 ettari e rappresenta più del 50% di quella territoriale. La maggior parte (6999 ha) ricade nel comune di Castello, seguito da quelli di Pieve (3893 ha), Cinte (2265 ha) e Bieno (602 ha). È importante sottolineare che sono direttamente le amministrazioni comunali a gestire, in quanto proprietarie, la maggior parte di questo patrimonio naturale che, insieme alle malghe e ai pascoli di alta quota, ha rappresentato nei secoli scorsi la maggior garanzia di sopravvivenza per le popolazioni locali.

Le foreste del Tesino sono composte in massima parte da tre tipiche conifere alpine: l'abete rosso o peccio (Picea abies), l’abete bianco (Abies alba) e il larice (Larix decidua). Nelle fustaie di conifere è anche presente un corteggio di altre latifoglie come l'acero di monte (Acer pseudoplatanus), l’acero riccio (Acer platanoides), il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), il salicone (Salix caprea), la betulla (Betula pendula) e l'ontano verde. La pratica dell’uso civico di legnatico ha molto limitato la diffusione e le dimensioni anche di queste specie. In Tesino esistono anche aree coperte da boschi di latifoglie che dominano il territorio al di sotto dei 1100 metri. Sono ancora prevalentemente governate a ceduo ma l'area dei popolamenti avviati alla conversione a fustaia è in costante aumento. La specie più diffusa alle quote maggiori e sui terreni migliori è il faggio, che in passato costituiva imponenti popolamenti di alto fusto la cui ricostituzione è uno degli obiettivi della gestione forestale. Al faggio si associano specie a temperamento più termofilo come il carpino nero (Ostrya carpinifolia), il pioppo tremolo (Populus tremula), l'orniello (Fraxinus ornus), la roverella (Quercus pubescens), il nocciolo (Corylus avellana) e altre.

Maggiori dettagli sulle caratteristiche del territorio e dei bochi del Tesino possono essere trovati nel volumetto "I boschi del Tesino: cultura della natura".