Bioleg

In relazione all’introduzione di specie che permettono di valorizzare un sistema colturale sostenibile e, al tempo stesso, una tipicità della produzione, molto promettenti sembrano le leguminose da granella (cece, lenticchia, fagiolo, ecc.), reperibili in vaste aree delle regioni centro-meridionali del nostro Paese.

Ciò per vari motivi tra cui si ricorda:la loro capacità azoto-fissatrice, le leguminose da granella permettono un consistente apporto al terreno di azoto a favore delle colture in successione;

Molte di queste specie forniscono un prodotto in grado di ottenere prezzi di mercato relativamente elevati, anche attraverso la realizzazione di prodotti di qualità riconosciuta (marchi di qualità); proprio fra le leguminose da granella, molte delle quali originarie del Bacino del Mediterraneo e coltivate nel nostro Paese, è reperibile un’ampia gamma di popolazioni locali ed ecotipi perfettamente adattati all’ambiente, con peculiarità fenotipiche, morfotipiche ed organolettiche.

Presupposti di interesse nella coltivazione di leguminose da granella in agricoltura biologica.


In sistemi colturali sostenibili é necessario intervenire a vari livelli, mettendo a punto sperimentalmente la tecnica agronomica di queste specie in riferimento a: densità ottimale d’investimento della coltura; controllo delle infestanti (meccanico); fertilizzazione adeguata; produzione quanti-qualitativamente adeguata. Obiettivo generale del progetto è stato quello di valutare la possibilità di coltivazione, in sistemi colturali sostenibili, di leguminose da granella di potenziale e rilevante interesse per l’agricoltura alto-laziale. Complessivamente le prove di campo hanno previsto tre esperimenti.

ESPERIMENTO A
(Possibilità di controllo della flora infestante in colture di cece e lenticchia), ESPERIMENTO B
(Effetto della fertilizzazione fosfatica sulle colture di cece e lenticchia) e per
ESPERIMENTO C
(Caratterizzazione e mantenimento in purezza di ecotipi e linee di provenienza locale e di altra provenienza) la semina del cece è stata effettuata in gennaio e ha riguardato i seguenti ecotipi e linee: ecotipo cece dal solco dritto di Valentano, ecotipo cece locale Onano, ecotipo cece locale Pitigliano pop. 1, ecotipo cece locale Pitigliano pop. 2, ecotipo cece locale Alto Lazio, cece Sultano, cece Amerigo, cece linea C121R, cece linea C11132R, cece linea C1017R, cece linea C133R, cece linea C134R, cece linea C6150R. La densità di semina applicata è stata di 40 – 55 – 70 semi m2.

ESPERIMENTO A (Possibilità di controllo della flora infestante in colture di cece e lenticchia), l’ESPERIMENTO B (Effetto della fertilizzazione fosfatica sulle colture di cece e lenticchia) e per l’ESPERIMENTO C (Caratterizzazione e mantenimento in purezza di ecotipi e linee di provenienza locale e di altra provenienza) la semina della lenticchia è stata effettuata in gennaio e ha riguardato i seguenti ecotipi e linee: lenticchia ecotipo Alto Lazio, Lenticchia ecotipo Rascigno, Lenticchia ecotipo Lairty, Lenticchia linea L1, Lenticchia linea L4, Lenticchia linea L13, Lenticchia linea L14, Lenticchia linea L16. La densità di semina applicata è stata di 220 -286 – 272 semi m2.

ESPERIMENTO C (Caratterizzazione e mantenimento in purezza di ecotipi e linee di provenienza locale e di altra provenienza) la semina è stata effettuata: per il lupino in marzo e ha riguardato i seguenti ecotipi: lupino ecotipo LAT 9, lupino ecotipo SUD 1, lupino ecotipo SUD 2, lupino ecotipo Trani e lupino ecotipo Benevento; per la cicerchia in marzo e ha riguardato l’ecotipo Benevento; per il fagiolo in marzo e ha riguardato il fagiolo ecotipo solfarino.

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