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Manifesto degli Studi

Il programma formativo del Corso di Dottorato in Scienze storiche e dei beni culturali prevede lo svolgimento di attività didattiche e di ricerca per un totale di 180 crediti (CFU), di cui 135 attribuiti alla ricerca e 45 alle attività didattiche. I 135 CFU per l’attività di ricerca sono mediante attività e iniziative scientifiche varie (45 CFU). I 45 CFU legati alla didattica si articolano in due syllabi, relativi uno al primo anno e l’altro al secondo anno, con calendari delle lezioni in parte convergenti, e sono acquisiti mediante seminari e corsi dedicati, eventuali corsi presso altre istituzioni in Italia o all’estero, nonché convegni, seminari e workshop in sede o presso altri enti, coerenti con il proprio progetto di tesi. Di norma, parte delle attività durante il soggiorno all’estero, sulla base di programmi di studio approvati dal Collegio dei Docenti.
 
Il programma formativo si organizza su tre annualità, secondo le seguenti modalità:
 
Syllabus dei corsi del primo anno (attività didattiche: 30 CFU)
Le attività sono suddivise in quattro tipologie:

a) corsi di orientamento alla ricerca (5 CFU);

b)corsi di metodologia (7 CFU);

c) corsi interdisciplinari attivati presso l’Ateneo (10 CFU);

d)seminari e conferenze presso il nostro o altri atenei, enti o istituzioni (8 CFU).

È compito del tutor verificare che i dottorandi, nel corso del primo anno, assolvano ai loro doveri diformazione acquisendo il numero di crediti previsti e usufruendo delle attività didattiche per almeno 60 ore. Entro il primo anno ciascun dottorando dovrà procedere alla formulazione del progetto di ricerca definitivo e all’impostazione del lavoro di tesi.
 
a. ORIENTAMENTO ALLA RICERCA (10 ore)
Strumenti del dottorato (6 ore)
Gestione della ricerca (4 ore)
 
b. METODOLOGIA (14 ore)
Materiali, scritte, visuali: le fonti (6 ore)
Inglese per le Scienze storiche e dei beni culturali (4 ore)
Informatica per le Scienze storiche e dei beni culturali (4 ore)
 
c. CORSI INTERDISCIPLINARI A SCELTA (20 ore) *
Origini delle partizioni disciplinari (4 ore)
Luoghi per conoscere e conservare (6 ore)
Spazi, paesaggi, contesti (4 ore)
Oggetti: sguardi intrecciati (2 ore)
I campi della filologia (2 ore)
Comunicazione e divulgazione (2 ore)
 
d. SEMINARI E CONFERENZE A SCELTA (16 ore)
Attività didattiche scientificamente coerenti con il tema della ricerca e preventivamente autorizzate dal tutor. Vi si può comprendere anche la partecipazione alla giornata di studio annuale organizzata dai dottorandi del secondo e del terzo anno.
 
Syllabus dei corsi del secondo anno (attività didattiche: 15 CFU)
Le attività sono articolate in tre tipologie:

  • corsi di orientamento alla ricerca (2 CFU);
  • corsi interdisciplinari attivati presso l’Ateneo (6 CFU);
  • seminari e conferenze presso il nostro o altri atenei, enti o istituzioni (7 CFU).

È compito del tutor verificare che i dottorandi, nel corso del secondo anno, assolvano  ai loro doveri di formazione acquisendo il numero di crediti previsti e usufruendo delle attività didattiche per almeno 30 ore. In ogni caso, il compito principale dei dottorandi è quello di procedere con l’attuazione del progetto di ricerca, sotto la supervisione del tutor e del co-tutor e con la loro stretta collaborazione, anche durante il periodo di soggiorno all’estero (di norma, almeno tre mesi). Nel corso dell’anno i dottorandi espongono una relazione
sulla loro ricerca in occasione della ‘Giornata dei dottorandi’.
 
a. ORIENTAMENTO ALLA RICERCA (4 ore)
Finanziamenti della ricerca (2 ore)
Pubblicazioni scientifiche e disseminazione della ricerca (2 ore)
 
b. CORSI INTERDISCIPLINARI (12 ore) *
Oggetti: sguardi intrecciati (2 ore)
I campi della filologia (2 ore)
Comunicazione e divulgazione (2 ore)
Giornata dei dottorandi (6 ore) ***
 
c. SEMINARI E CONFERENZE (14 ore)
Attività didattiche scientificamente coerenti con il tema della ricerca e preventivamente autorizzate dal tutore, da frequentare prevalentemente durante il periodo di soggiorno all’estero**.
 
Terzo anno
Le attività sono limitate all’esposizione di una relazione in occasione della Giornata dei dottorandi. Il compito principale è la stesura finale della tesi in stretta collaborazione con il tutor e con il co-tutor. A tale scopo sono previsti incontri regolari con la Commissione interna.
 
Legenda:
 * I corsi interdisciplinari hanno un titolo fisso, ma le lezioni, tenute in italiano o in inglese, hanno carattere specialistico e cambiano titolo ogni anno. Si rivolgono a tutti i dottorandi di un ciclo e si suddividono in corsi di maggiore durata (4-6 ore ciascuno) e corsi di minore durata (2 ore ciascuno). I corsi sono affidati, a turnazione, a docenti del Collegio, dell’Università della Tuscia e di altri atenei, italiani e stranieri, nonché a studiosi ed esperti le cui competenze siano ritenute utili alla formazione dei dottorandi. Una parte dei corsi è tenuta da docenti in compresenza. Ogni corso prevede alcune letture preliminari obbligatorie per tutti e l’elaborazione di un breve reaction paper (1.500 parole), che sarà commentato dai docenti del corso.
Il corso Origini delle partizioni disciplinari mira a rendere i dottorandi più consapevoli delle premesse comuni fra i campi di indagine del dottorato, affrontando temi che vanno dall’antiquaria alla definizione accademica delle partizioni disciplinari fra ‘800 e ‘900. 
Il corso Luoghi per conoscere e conservare mira a fornire percorsi di riflessione su storia, organizzazione e principi ispiratori dei depositi, pubblici e privati, del patrimonio archeologico, storico e storico-artistico (archivi, biblioteche, collezioni, musei, ecc.).
Il corso Spazi, paesaggi, contesti mira a favorire un confronto fra le diverse discipline del dottorato intorno alle prospettive aperte dallo spatial turn, rendendo particolarmente avvertiti i dottorandi circa usi e problemi legati alle nozioni di paesaggio e contesto. 
Il corso Oggetti: sguardi intrecciati mira a sviluppare le proposte legate al material turn, presentando punti in comune e divergenze fra le domande che storici, archeologi, storici dell’arte e sociologi della comunicazione possono porre a un oggetto. 
Il corso I campi della filologia mira a mettere a disposizione dei dottorandi gli studi e gli strumenti con cui l’approccio filologico alimenta la ricerca nelle diverse discipline del dottorato, affrontandone in particolare i punti di contatto.
Il corso Comunicazione e divulgazione mira a presentare le problematiche principali che le discipline del dottorato affrontano quando concorrono alla trasmissione dei risultati delle loro ricerche al grande pubblico.
 
** Il soggiorno all’estero, della durata minima di tre mesi sino a 12 mesi, presso un’università o un’istituzione di ricerca non è previsto per i dottorandi senza borsa. In casi eccezionali, il Collegio dei Docenti può derogare dall’obbligo di soggiorno all’estero anche per dottorandi con borsa.
 
*** La Giornata dei Dottorandi, da tenersi ogni anno nella terza settimana di maggio, prevede l’esposizione da parte di dottorandi del secondo e del terzo anno di relazioni collegate al tema della loro tesi, eventualmente pensato alla luce di un tema generale a cui può essere dedicata una giornata.