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Presentazione

II Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroali­mentari e Forestali (DIBAF), istituito con Decreto Rettorale n. 350/11 del 22.04.2011), nasce dall'unione di compe­tenze scientifiche presenti nelle ex Facoltà di Agraria e di Scienze MM.FF.NN, è un laboratorio di ricerca e di didattica multidisciplinare per l'innovazione scientifica e tecnologica dei processi di valorizzazione, salvaguardia e gestione dei sistemi biologici, delle risorse forestali, della trasformazione e sicurez­za agroalimentare, della salute umana e della chimica per l'ambiente e del territorio in generale, con peculiare attenzione alla sostenibilità ambientale.

Discipline diverse ed approcci complementari, dalle cono­scenze di base della chimica e della biologia a quelle caratte­rizzanti delle biotecnologie agroalimentari, animali, industriali e ambientali a supporto della gestione ecosostenibile dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali vengono coniugate ed integrate nel DIBAF configurandolo come un laboratorio della conoscenza e dell'innovazione in grado di individuare un percorso coerente e completo per rispondere alle sfide globali.

II DIBAF gestisce corsi di laurea, di laurea magistrale e di dotto­rato di ricerca nei quali ricopre un ruolo centrale il trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni sviluppate nell'ambito delle attività di ricerca.

II Dipartimento si articola in quattro aree scientifiche, tra loro complementari e sinergiche:

Area dei Sistemi Biologici e della Chimica per l'Ambiente

I docenti dell'area biologica e chimica studiano la natura e lo sviluppo degli organismi, uomo compreso, e la loro interazione con l'ambiente, anche in riferimento agli effetti indotti da cambia­menti climatici, inquinamento e fenomeni antropici. In questo contesto il monitoraggio ed il risanamento ambientale rappresentano elementi imprescindibili.

Le conoscenze di chimica di base supportano in particolare lo studio dei processi biologici a livello molecolare, cellulare e dell'organismo, e le conoscenze così ottenute aprono la strada alle varie forme di implementazione e di trasferimento tecnologico.


Area Ambientale e della Gestione delle Risorse Agricole e Forestali

L'area ambientale e agroforestale è composta da docenti e ricercatori con competenze nell'ambito delle relazioni tra piante e microrganismi ed il sistema suolo-atmosfera, la selezione di piante forestali per rispondere alle nuove sfide ambientali, la gestione delle risorse forestali e del verde urbano e la pianificazio­ne del loro utilizzo anche per la produzione di biomasse per uso energetico, la difesa delle piante da malattie ed insetti dannosi, il monitoraggio degli scambi di gas serra ed energia tra ecosistemi e atmosfera, il telerilevamento, la geomatica e la modellistica in ambito idraulico, forestale ed ambientale.



Area delle Scienze e Tecnologie Agroalimentari

L'area delle scienze e tecnologie agroalimentari è composta da docenti e ricercatori che operano nel settore agro-alimentare attraverso studi e ricerche di base e avanzate sui processi di produzione, condizionamento, conservazione, difesa e trasforma­zione delle derrate a destinazione alimentare, degli ingredienti alimentari e degli alimenti finiti, compresi gli aspetti legati alla sicurezza, alla sostenibilità, alla qualità e tracciabilità dei prodotti alimentari, nonché alla gestione dei residui e degli scarti di lavora­zione ed al funzionamento dei mercati dei prodotti alimentari e del vino.

 

 

Area Paesaggio e Beni culturali


L'area Paesaggio e Beni culturali raggruppa ricercatori e docenti provenienti da ambiti disciplinari e professionali diversi ma integrati e complementari. I territori della ricerca si declinano dal campo, al bosco, alla città e studiano i paesaggi forestali, agrari e culturali nelle loro diverse espressioni e contiguità naturalistiche e paesaggistiche, rurali ed urbane, considerando pure la varietà dei centri maggiori e dei minori analizzati anche nelle emergenze monumentali, archeologiche e storico artistiche. Avvalendosi di metodi e strumenti tradizionali e innovativi si sviluppano ricerche nel campo della pianificazione del paesaggio contro il consumo del suolo e il degrado del territorio, negli ambiti della salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, del progetto del paesaggio agro-forestale, della dendrocronologia, della tutela monumentale, della conservazione programmata e del restauro dell’opera d’arte sempre indagata e valorizzata nel suo contesto in vista di una trasmissione alle generazioni future.