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Prospettive Occupazionali

Il CdLM in Biotecnologie per la Sicurezza e la Qualità Agroalimentare (BioSiQuAl) si propone di formare laureati magistrali in grado di soddisfare le molteplici domande che emergono dal mondo del lavoro pubblico e privato, sia dal territorio regionale sia da quello nazionale ed internazionale. Altro obiettivo del CdLM è di formare soggetti in grado di impegnarsi nella ricerca avanzata in campo biotecnologico agrario e ambientale.

La Laurea magistrale BioSiQuAl permette l'iscrizione all'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali e all'Ordine Nazionale dei Biologi, previo superamento dell'esame di Stato. La Laurea magistrale in Classe LM-7 ha equipollenza con la Laurea Magistrale in Biologia (LM-6) ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici in ambito medico-sanitario se sono soddisfatti i requisiti curriculari di cui al D.I. 11/11/2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 aprile 2012 n. 83, LINK)

I laureati del CdLM in Biotecnologie per la Sicurezza e la Qualità Agro-alimentare potranno trovare occupazione presso aziende pubbliche e private o, in alternativa, intraprendere attività libero-professionali ed imprenditoriali. Le possibilità occupazionali sono molteplici e riguardano diversi settori:
1. ricercatore, tecnico laureato ed assimilabili in enti e aziende di ricerca pubbliche (es. Ministeri, CNR, CREA, ENEA, ISS, IZS, ecc.) e private (aziende di ricerca, società, studi professionali, ecc.) che si occupano dell'ottenimento di prodotti innovativi, di qualità ed a ridotto impatto ambientale e nella caratterizzazione di molecole bioattive;
2. associazioni regionali per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura e per l'ambiente (es. ARSIAL, ARPA), nei settori del disinquinamento, della conservazione e del miglioramento dell'ambiente;
3. agenzie nazionali ed internazionali di controllo della sicurezza alimentare (es. Dogane, MIPAAF, ASL, EFSA)
4. società sementiere con attività riguardanti la certificazione e selezione delle varietà vegetali (es. aziende locali o multinazionali del settore, Società Italiana Sementi, ENSE, UPOV);
5. industrie del settore farmaceutico e nutraceutico, sia nell'ambito della produzione sia in quello della distribuzione;
6. aziende di certificazione della produzione primaria (alimenti di origine vegetale e animale);
7. associazioni nazionali di allevatori e di razza (AIA, ANAFI, ANARAB, ANABIC, ASSONAPA, ANAS, etc..) per la gestione del miglioramento genetico;
8. cooperazione internazionale per lo sviluppo tecnologico e conservazione e miglioramento dell'ambiente;
9. osservatori e agenzie pubbliche e private per il controllo fitosanitario e per la protezione delle piante;
10. Forse Armate nei reparti di investigazione scientifica (RIS) dell'Arma dei Carabinieri e nei r(eparti specializzati della Marina Militare per attività supporto tecnico-scientifico;
11. imprese di servizi e consulenza.