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Sportello antiviolenza

L’Università della Tuscia ha attivato lo Sportello Antiviolenza di ascolto, orientamento e tutela finalizzato alla realizzazione delle pari opportunità, alla prevenzione e contrasto della violenza sulle donne.

 

A chi è rivolto

 

Il servizio è rivolto a tutte le donne che appartengono alla comunità di UNITUS:

• studentesse, dottorande, assegniste di ricerca, borsiste;

• personale docente;

• personale tecnico amministrativo;

• qualunque donna lavori all’Università della Tuscia, stabilmente o precariamente, anche per il tramite di ditte esterne.

 

Come funziona

 

Il servizio, offerto gratuitamente, sarà svolto da remoto dall’Associazione Differenza Donna ONG alla quale è stata affidata la gestione dello Sportello Antiviolenza Unitus.

L’accesso allo sportello prevede che la donna che vive momenti di profondo disagio dovuto a forme di abuso e violenza attivi un primo emergenziale contatto, scrivendo alla casella di posta dedicata sportelloantiviolenza@unitus.it e/o contattando il numero di telefono 344 3400016.

La posta elettronica e l’utenza telefonica, quest’ultima anche tramite deviazione, saranno sempre attive.

Ogni mercoledì, dalle 17.00 alle 20.00, lo Sportello aprirà una stanza virtuale su una piattaforma di comunicazione e videoconferenza, assicurando un accesso sicuro e protetto, nel rispetto della privacy e nella piena garanzia di anonimato.

Nella stanza virtuale le operatrici dell’Associazione Differenza Donna ONG accoglieranno, su appuntamento, le donne vittime di violenza che hanno attivato il contatto, tramite mail o telefono, con i servizi dello sportello. In base alla loro esperienza le operatrici dello Sportello potranno decidere di organizzare, per i singoli casi che lo richiedano, incontri in presenza.

 

Accanto all'intervento operativo, è previsto lo svolgimento di un’attività formativa, rivolta a tutta la comunità di UNITUS, volta a fornire gli elementi conoscitivi fondamentali sottesi al meccanismo culturale, sociale e psicologico della violenza sulle donne, in modo da acquisire la capacità di saper riconoscere una relazione abusante e prospettare una uscita dalla medesima.

Il percorso formativo sarà erogato in modalità on line mediante l’uso di piattaforme di comunicazione e videoconferenza.

 

Inoltre, è prevista una consulenza per attività di ricerca sulle tematiche in oggetto volta ad illustrare la Convenzione di Istanbul e il meccanismo della discriminazione tra uomini e donne nella rappresentazione sociale della violenza di genere, con particolare riferimento alla narrazione in ambito giornalistico e giudiziario. Si vedano in proposito i risultati della ricerca e i video formativi del progetto STEP coordinato dall’Università della Tuscia in partnership con Differenza Donna. 

 

La Convenzione di Istanbul (il nome originale è “Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica") è la prima serie di linee guida giuridicamente vincolanti che crea un quadro giuridico e un approccio globale per combattere la violenza contro le donne ed è incentrata sulla prevenzione della violenza domestica, sulla protezione delle vittime e sul perseguimento dei colpevoli.

Essa afferma inoltre che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.