SERVIZIO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO "MONITORAGGIO DELLA COTURNICE E DELLA STARNA NEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI"
Ente finanziatore: Parco Nazionale Monti Sibillini
Unità di Ricerca: DAFNE- Università della Tuscia
Responsabile scientifico: Andrea Amici
Partecipanti: Andrea Amici, TD Paolo Viola e Simone Alemanno, altro ateneo Luigi Esposito
Durata (data di inizio/data di fine): 20/12/2015 - 20/12/2016
La coturnice (Alectoris graeca) nel PN dei Monti Sibillini
Lo studio ha permesso di:
- individuare ex novo le aree da indagare nella fase di svernamento,
- individuare le aree e i transetti campione nella fasi pre-riproduttiva e post-riproduttiva, garantendo confrontabilità del dato rispetto alla precedente indagine (Valbonesi et al. 2015),
- individuare le popolazioni da monitorare tramite tecnologia satellitare,
- predisporre la richiesta al MATTM per la cattura in deroga di esemplari di coturnice e di starna,
il gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Andrea Amici ha eseguito le attività preliminari descritte nei paragrafi di seguito. In particolare, è stato necessario effettuare alcune attività non previste dal capitolato d’oneri. Nella fattispecie è stato necessario:
- “ricalcolare” il modello di idoneità ambientale (Valbonesi et al., 2015) esplicitamente richiesto come riferimento nel capitolato e non disponibile in formato (raster) adeguato ad essere implementato in ambiente GIS,
- verificarne la rispondenza rispetto alla distribuzione nota della specie nel territorio del Parco,
- individuare eventuali ampliamenti delle aree di indagine nei settori in cui la specie risulta segnalata sebbene classificati dal modello a bassa e molto bassa idoneità,
- aggiornare lo strato di copertura e di uso del suolo del Parco,
- modellizzare per la prima volta l’idoneità ambientale del Parco rispetto alla specifica fase dello svernamento.
Inoltre, in fase di elaborazione dei risultati dei conteggi pre-riproduttivi, è stato ritenuto necessario, sebbene non previsto dal capitolato d’oneri determinare ex-novo la vocazione del territorio del Parco rispetto alla specifica fase pre-riproduttiva (territoriale) al fine di garantire una stima rappresentativa della “dimensione effettiva di popolazione”.