Progetti di Ricerca in corso di svolgimento
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Prevenzione e controllo di malattie virali aviarie dell'area del Mediterraneo

Convenzione per cofinanziamento borsa di studio dottorato SPVA XXXII ciclo  - Prevenzione e controllo di malattie virali aviarie dell'area del Mediterraneo con vaccini prodotti nelle piante

 

Ente finanziatore:   ENEA

 

Unità di Ricerca:  SSPT-BIOAG-BIOTEC

Responsabile scientifico:  Selene Baschieri

Partecipanti:  Marcello Donini, Chiara Lico, Carla Marusic

 

Durata (data di inizio/data di fine): 01/11/2016 - 30/11/2019


Le malattie virali infettive aviarie rimangono una sfida importante sia per la produttività che per la salute pubblica, specialmente nel bacino del Mediterraneo. I vaccini sono considerati la strategia più vantaggiosa per prevenire questo tipo di infezioni. Sebbene la maggior parte dei vaccini siano ancora basati su patogeni interi (uccisi o attenuati), sono attualmente in fase di sviluppo nuove strategie di vaccinazione, basate solo sui componenti degli agenti patogeni (antigeni) coinvolti nell’attivazione di risposte immunitarie protettive. La sfida per queste nuove formulazioni è quella di simulare il più possibile l'infezione stimolando una risposta immunitaria completa con morbilità minima e bassi costi di produzione. L’ Infectious Bursal Disease virus (IBDV) e il virus della malattia di Newcastle (NDV) sono la causa di malattie aviarie economicamente importanti nei paesi del bacino del Mediterraneo. L'obiettivo del dottorato è di utilizzare piante biofabbrica per l'espressione transiente di antigeni di IBDV e NDV fusi a carriers in grado di potenziarne le proprietà immunogeniche. Gli antigeni saranno usati per: i) valutare il tipo di risposta immunitaria attivata; ii) valutare l'efficacia dei vaccini in termini di protezione clinica e di eliminazione dei virus; iii) mettere a punto nuovi saggi diagnostici. La strategia adottata è in grado di: i) velocizzare e semplificare lo scale-up a basso costo grazie all’uso di piante biofabbrica; ii) semplificare le procedure di purificazione; iii) migliorar le proprietà immunogeniche degli antigeni; iv) consentire la messa a punto di strumenti diagnostici a basso costo in grado di differenziare gli animali infetti da quelli vaccinati (DIVA).